Ricorriamo a questo detto popolare per commentare questo articolo. L’assessore ha avuto bisogno di un anno e mezzo di sollecitazioni a vario titolo per dare la notizia del “grande” evento. Per quanto ci riguarda, ciò che sembra una illuminata concessione ha invece richiesto un estenuante lavoro ai fianchi fatto di incontri, richieste scritte, presìdi pubblici, lettere di avvocati per bucare il muro di gomma di un’amministrazione che dichiara di voler “sostenere la partecipazione attiva della cittadinanza alla vita culturale e sociale”.
Per noi un lavoro faticoso che si conclude comunque con una piccola vittoria che dimostra che non rassegnarsi a vedere negati i propri diritti è la scelta giusta.
Assemblea Antifascista Bassanese